16° episodio - rizzuti.it

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DOMINUS VOBISCUM



Nei giorni successivi Don Gennarino venne confermato dal Vescovo suo Segretario, ricevendo altri importanti compiti riguardanti la Curia Vescovile.
Il povero servitore Nicola fu sostituito da Giovannino che oltre ad interessarsi del Vescovado aveva anche la funzione di autista della Fiat Topolino.
 
La sorella del Vescovo ebbe il compito di addetta al vestiario e alla cura personale di Sua Eccellenza.
Nel frattempo la campagna elettorale entrò gradatamente nel vivo, venne stabilita la data delle votazioni per il 15 Giugno e quindi si decisero piazze e tempi per i comizi.
Il lunedì successivo all’ingresso ufficiale di Monsignor Seminario, si presentò in Vescovado, per avere un'udienza con Sua Eccellenza, l’Avvocato Giannini.
 
Questi era il Consigliere Comunale, democristiano, che denunciò il Sindaco per abuso di potere e peculato.
 
Don Gennarino lo annunciò e dopo pochi minuti lo introdusse nello studio di Sua Eccellenza.
 
Rimasero a parlare per più di un’ora, tanto che al rintocco di mezzogiorno Don Gennarino bussò alla porta per ricordare al Vescovo l’impegno che aveva preso con il Seminario, determinando così la fine dell'incontro.
Sua Eccellenza, uscendo dallo studio, disse a Don Gennarino di accompagnarlo; durante il tragitto il Vescovo gli confidò lo stato delle cose, che avrebbe inciso fortemente sul futuro della comunità.
 
L’avvocato democristiano gli aveva chiesto esplicitamente un aiuto per la campagna elettorale e per rafforzare la richiesta aveva accennato anche al Cardinale Angelini e all’Arcivescovo Santini.
 
La politica era importante, non si doveva ignorarla e soprattutto non si poteva inimicarsela.
 
Bisognava quindi attivarsi per aiutare Giannini, perciò il Vescovo incaricò Don Gennarino di organizzare al più presto una riunione dei parroci della città e delle frazioni.
 
In quella sede avrebbe comunicato le sue disposizioni.
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