17° episodio - rizzuti.it

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A NATALE FRIJRI I GUAJUNI
 


Pasquale passò agosto a riordinare l’appartamento, cercando di dotarlo di tutti i mobili e anche dei nuovi elettrodomestici che nel frattempo erano stati messi sul mercato.
Sacrificò le sue ferie, ma ne valse la pena: poco alla volta la casa era diventata bella e accogliente.
Alla fine del mese venne il gran giorno.
Di fronte al binario 3 Pasquale fissava verso il punto da cui sarebbe arrivato il treno, ma la sua mente era altrove: stava rivivendo quel momento di due anni fa, quando vide la sua famiglia allontanarsi sempre più dal treno che lo avrebbe portato al nord. L'angoscia si mescolava alla speranza, e il coraggio lo portava ad una sfida verso l'ignoto.
Ebbene, oggi la sfida l'aveva vinta: era riuscito a crearsi una posizione, economicamente stava bene, e con orgoglio poteva garantire un futuro tranquillo alla famiglia.
Quando Teresina e i bambini scesero dal treno, il cuore di Pasquale si gonfiò di gioia e gli occhi si riempirono di lacrime quando finalmente poté abbracciare i piccoli.

Quanto tempo era passato.....e quanto erano cresciuti!
Teresina scoppiava di felicità e stringendosi al marito gli sussurrò che aveva sposato l'uomo migliore del mondo.
Ma le sorprese non erano finite: all'uscita della Stazione Centrale li stavano aspettando l'amico Saverio e Mastro Giovanni con la sua fiammante Giulietta blu.
I bambini sgranarono gli occhi, non avevano ancora visto una meraviglia come quella!
Mastro Giovanni con orgoglio li fece accomodare nell’auto, mentre Saverio, Pasquale e Teresina sistemarono i bagagli nel baule.
Con una bella accelerata la Giulietta partì rombando per un lungo giro per la città, e per i bambini fu una festa: la stanchezza del viaggio svanì, emozionati ammirarono palazzi e monumenti, scoprendo il tram e i grandi magazzini. E quanti viali, uno più bello e più grande dell'altro!

Durante una sosta per un gelato la pavimentazione vibrò: la metropolitana stava iniziando i suoi primi viaggi. I bimbi, sbigottiti, vollero subito sapere tutto su questo prodigio sotterraneo!
Al termine del giro Pasquale e Teresina non smisero di ringraziare Saverio e Mastro Giovanni che dimostrarono di essere affezionati amici e persone su cui poter contare.
E finalmente giunsero all'appartamento, che li accolse come un nido: i colori era caldi e avvolgenti, i mobili funzionali, la cucina spaziosa e abitabile con tutti gli elettrodomestici più moderni.
I bambini avevano a disposizione due camerette luminose pronte per ricevere tanti giochi e la camera matrimoniale, piccola ma confortevole e silenziosa, piacque immediatamente a Teresina.
La famiglia aveva una collocazione soddisfacente molto più moderna di quella che avevano lasciato, si era riunita e finalmente trionfava la felicità e la sicurezza per un avvenire migliore.
La bimba di circa sei anni voleva stare sempre sulle gambe del padre e il piccolino si dondolava al collo di Pasquale. Teresina invece, presa dall’ansia del nuovo appartamento, si era impadronita della gestione della casa cercando in tutti modi di ristabilire un ordine nelle cose:
“Dov’è la scopa? Lo straccio per lavare per terra? Qui non c’è nulla! Ci penserò io!”
A sera apparecchiarono la tavola e tutti e quattro mangiarono sorridenti con appetito, il piccolo si addormentò con il cucchiaio in bocca, mentre la bimba per andare a dormire volle la compagnia del papà che per farla addormentare le cantò una ninna nanna.
Sistemati i bambini, i due finalmente si diressero verso la camera da letto, abbracciandosi e baciandosi…….. poi sprofondarono in un sonno profondo e sereno che durò fino al mattino.

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