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ATMOSFERE VISSUTE ?

MARIANNA 4° EPISODIO
Si addormentò a fatica quella notte e pensando a Orhan si assopì.
 
Era ancora sbalordita per quanto le era capitato la mattina precedente e al tempo stesso era incuriosita da uno strano mormorio, misto a grida sommesse che si udivano dal palazzo.
 
Si sentivano anche voci rozze di altre donne e volgari risa di uomini.
 
Che cosa stava succedendo nel palazzo?
 

Subito dopo entrò Maddalena che l’aiutò a lavarsi e vestirsi, poi senza parlare uscì dalla stanza.
Maddalena, più tardi, rientrò nella stanza con l’immagine del terrore disegnato in viso.
Disse che era attesa nella sala delle feste.
Perché allora quel volto angosciato?
Marianna non aveva mai visto nessuno a palazzo, ad esclusione del giovane Orhan.
Chi mai poteva chiedere la sua presenza?
Furono scortate da un energumeno nel salone più grande che, lei non aveva mai visto.
 
La sala aveva ampie finestre, un lungo tavolo e pareti adornate con magnifici arazzi dorati, su cui erano ricamate immagini che sembravano scene di battaglie e di caccia.
 
C’era, però, qualcosa di strano su quei tessuti e lei rimase stupita.
 
A essere cacciati non erano soltanto animali, ma anche fanciulle!
 
Fu subito condotta dinanzi una specie di trono, riccamente intagliato, su cui sedeva un uomo, dal volto orribilmente sfregiato.
 
La sua bruttezza e quegli occhi rosso fuoco come il Demonio, rendevano impossibile una stima degli anni.
 
Sembrava una creatura venuta dagli Inferi, al di fuori del tempo.
 
Accanto sul lato destro si ergeva Orhan e questo la tranquillizzò.
 
Quell’accostamento rendeva l’intera scena, che man mano si profilava davanti ai suoi occhi, davvero assurda!
 
Improvvisamente ogni voce tacque.
 
Al cospetto di quell’essere, Marianna si sentiva paralizzata dal terrore.
 
La osservava. I suoi occhi di fuoco si muovevano rapidamente: guardandola, poi guardò le altre ragazze, poi di nuovo verso di lei, come se dovesse fare una scelta.
 
A un suo lieve cenno, Maddalena le strappò la parte superiore della veste.
 
“Cosa fai!”. Furono le sole parole che, in preda alla vergogna e alla paura, riuscì ad emettere. Maddalena le sussurrò: “E’ il Sultano”.
 
Orhan pareva godere di quella scena. Nessuna difesa!
 
Quando tentò di coprirsi, Orhan addirittura bloccò le sue mani dietro la schiena.
 
Allora le fu tutto chiaro.
 
Si guardò attorno e vide che anche le altre fanciulle erano nelle sue stesse condizioni.
 
Non capiva, però, come mai fosse stata esclusa da quel gruppo, quasi come una “merce a parte”.
 
Lo comprese più avanti.
Era stata rapita per soddisfare le voglie di uomini brutti e cattivi.
 
Il Sultano la scelse insieme con altre cinque ragazze.
 
Sussurrò qualcosa all’orecchio di Orhan che, per la prima volta da quando l’avevo conosciuto, rise in modo rozzo e fragoroso.
 
Quella notte…quell’orribile notte… il Sultano la volle per sé.
 
Sentì le sue orribili mani toccare ogni parte del suo corpo e i suoi occhi infuocati che la guardavano, mentre la sovrastava e la prendeva brutalmente.
 
I giorni che seguirono furono un tumulto d’incubi ad occhi aperti e chiusi.
 
Maddalena, un giorno, le raccontò la verità di quell’orribile palazzo.
 

Il figlio del Sultano, per soddisfare la loro lussuria e la fame di soldi, aveva intrapreso il commercio di schiave. Si era avvalso della complicità di loschi individui. Le schiave dovevano essere fanciulle italiane che venivano rapite e vendute al miglior offerente.
Molte di queste erano acquistate da Califfi arabi.
Spesso, ne teneva alcune per sé.
In passato Maddalena era stata una di loro. In seguito, le fu dato il compito di accudire alcune fanciulle “prescelte”.
“Ribellarsi? Impossibile! Pena la morte e nel peggiore dei modi”, disse rispondendo a una sua precisa domanda.
Le raccontò di sua sorella, rapita con lei, e di quando tentò la fuga da quella prigione.
Fu portata nelle segrete del palazzo e morì fra le più atroci sevizie, come le riferì, anni dopo, una guardia che si era impietosita per la sua sorte.
I giorni trascorrevano fra la sua stanza e quella del Sultano, suo aguzzino e padrone.

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