Il Caffè 4 - rizzuti.it

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ATMOSFERE VISSUTE ?



Su un prezioso vassoio d'argento era posata una tazzina di porcellana finissima, dalla quale si sprigionava un'invitante profumo.
 
Bevvi il caffè, bollente e prelibato.
 
Appena deglutito l'ultimo sorso venni colpito da un fenomeno terribile: la testa fu come se si separasse dal collo, la stanza iniziò a girare vorticosamente e il corpo fu squassato dai tremori.
Improvvisamente la signora spostò le lenzuola e si sedette sul letto, prendendomi le mani tra le sue e guardandomi fissa negli occhi.
 
Non era più sofferente e il viso tornò quello incantevole di tanti anni prima.
 
"Ciao Giovanni, finalmente sei tornato, ora le nostre anime saranno unite per sempre.
 
Adesso posso morire, perché so che porterò la tua anima con me"
 
"Ma chi sei? Cosa mi hai fatto bere?"
 
"Sono un'Ancella del Signore delle Tenebre, noi siamo tante, e abbiamo il compito di portare da Lui le anime di voi religiosi.
Hai appena bevuto la pozione che ti trasformerà in un servitore del nostro Signore e Padrone"
 
Terminata la frase proruppe in una risata diabolica, che mi fece svenire dallo spavento.
Mi svegliai nel mio letto e mi resi conto di essere stato vittima di un orrendo incubo.
 
Madido di sudore posai il mio sguardo su una statuetta della Madonna posta su una piccola mensola e ne fui tranquillizzato.
 
Sono passati pochi giorni da quell'evento e................
 
Lo scritto di Don Giovanni terminava così, in sospeso.
 
Girai il foglio ma lo trovai completamente bianco. Chissà, forse il parroco aveva proseguito in un secondo foglio, ora nascosto in altro libro.
 
Non ci diedi pensiero più di tanto, mi dimenticai velocemente del sogno di Don Giovanni e mi diressi verso la canonica.
 
Là trovai la perpetua, una signora dolce e cortese, che dopo essersi presentata mi chiese gentilmente:
 
"Gradisce un caffè?"


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