21° episodio - rizzuti.it

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A NATALE FRIJRI I GUAJUNI




 Saverio rientrò ai primi di agosto in una Milano semideserta.
Cercò subito Cesira e apprese dalle sue amiche che si trovava a Como, e sarebbe ritornata attorno al venti del mese.
Non potendo resistere per così tanto tempo senza sentirla telefonò a casa sua, dove rispose sua madre. La signora gli passò cortesemente la figlia, non rinunciando a rivolgerle uno sguardo pieno di curiosità.
Cesira era felicissima di sentirlo, anche se mantenne un tono formale, visto che si era accorta che la madre stava origliando poco distante.
Presero accordi per rivedersi il lunedì successivo.

Saverio stava elaborando una tesi sperimentale sui catalizzatori per ottenere polimeri resistenti.
Era una tesi molto impegnativa e richiedeva un rilevante lavoro di ricerca, per far emergere degli aspetti originali e innovativi sull’argomento.
Aveva un’importante parte compilativa e teorica dalla quale emergevano considerazioni ed elaborazioni rilevanti, frutto di analisi delle fonti e di esperienze eseguite. Per questo motivo il relatore, prima di andare in ferie, gli concesse di frequentare il laboratorio anche nel mese di agosto, per completare gli esperimenti iniziati in precedenza.
Intanto il tempo sembrava non passare mai, ma finalmente arrivò il giorno tanto atteso.
Saverio passò a prendere Cesira alla stazione, e poi la accompagnò all'appartamento di lei.

Sull’ingresso lei si fermò e disse quello che Saverio aspettava da mesi:
“Volevo solo chiederti di amarmi ogni giorno della tua vita e ogni giorno sempre di più.”.
Entrarono in casa e Saverio, chiudendo la porta, le sussurrò:
"Io ti dico solo che il mio amore per te è l’unica cosa sicura della mia vita".
Lo sguardo che i due si scambiarono fu come una scintilla che fa divampare un fuoco sopito.
Saverio e Cesira si abbracciarono, corsero in camera e si amarono con passione.
Una volta spento l'ardente desiderio, rimasero teneramente abbracciati e passarono momenti di dolcezza e affettuosità.
A sera, come una vera coppia, uscirono per andare a fare la spesa, e al ritorno prepararono la cena e tra un discorso e l’altro si fece tardi e Saverio decise così di pernottare dalla ragazza.
Il mattino seguente si svegliò presto senza far rumore e si recò in panetteria a comprare dei dolci.
Ritornando a casa, apparecchiò silenziosamente il tavolo per la colazione, si diresse verso la camera da letto e baciò lievemente Cesira.
Fu un risveglio delizioso per la ragazza, che concluse commossa quanto fosse fortunata.
Dopo colazione i due ragazzi si salutarono, Saverio prese i libri e si recò all’Università.
Quella mattina Saverio in laboratorio doveva riscontrare e redigere un prospetto riguardante le esperienze su una fibra, mediante dei catalizzatori che aveva attivato il giorno precedente. Entrando, trovò con sorpresa il suo professore che verificando i risultati degli esperimenti gli fece i complimenti.
Due giorni veramente fantastici, pensò Saverio.





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